I migliori vini bianchi di Puglia. L’AIS punta su “Bellagriffi” Moscatello Selvatico Puglia IGP Crifo

I migliori vini bianchi di Puglia. L’AIS punta su “Bellagriffi” Moscatello Selvatico Puglia IGP Crifo

Tra i migliori vini bianchi di Puglia c’è senza alcun dubbio il Moscatello Selvatico. Un vino che la Cantina Ruvo di Puglia produce con l’etichetta “Bellagriffi” Moscatello Selvatico Puglia IGP CRIFO.

È ottenuto da uve Moscatello Selvatico in purezza, allevate in agro di Ruvo di Puglia presso la Contrada Bellagriffi, da cui l’etichetta prende il nome, vendemmiate tra fine agosto e inizio settembre. Parliamo di una perfetta sintesi tra coltivazione di un vitigno autorizzato pugliese con metodi tradizionali e vinificazione con tecniche moderne. Ecco perché è presente nelle selezioni che l’Associazione Italiana Sommelier Puglia predispone per i corsi dedicati ai suoi iscritti.

Una conferma, più che un successo, per la Cantina di Ruvo di Puglia, storica realtà cooperativa vitivinicola pugliese nata nel 1960, che può contare su oltre 500 soci impegnati tra più di 1500 ettari vitati.

Per tornare al vino protagonista di questo articolo, la delegazione AIS delle Murge ne aveva già previsto la degustazione in diversi incontri associativi, così come nelle classi studio dei suoi aspiranti sommelier. Valore aggiunto di queste occasioni è stata la partecipazione dell’autore del “Bellagiffi”, l’enologo della Cantina di Ruvo di Puglia, Massimo Tripaldi, Presidente Assoenologi della Sezione Puglia-Basilicata-Calabria e grande esperto del territorio e della stessa realtà produttiva di cui è anche Responsabile Tecnico.

L’importante vitigno pugliese del Moscatello Selvatico appartiene alla grande famiglia dei Moscati, dei quali presenta la tipica aromaticità.

Si coltiva tra le Murge e la Conca di Bari, frutto di una millenaria fatica, in terre che oggi sono tra le più ricche di futuro per i valori intrinseci che conservano oltre che per il dono naturale che hanno ricevuto: non è un caso che il vino che CRIFO vi produce è, finalmente, guardato con occhi diversi e più attenti, sia in Italia sia nel mondo.

Tecniche di produzione

Le uve vengono portate subito in cantina e sottoposte alla pigiadiraspatura, poi raffreddate a 10°; quindi subiscono una breve macerazione in pressa per 4/6 ore in modo da estrarre gli aromi delle bucce. Si raccoglie il mosto fiore per la fermentazione in acciaio a 15°. Il vino affina per 40 giorni sui lieviti prima di essere messo in bottiglia dove resta in affinamento per ulteriori 2 mesi.

Note organolettiche

Il suo colore giallo paglierino intenso e i riflessi dorati anticipano l’aromaticità complessa di questo vino. Sfoggia la delicata rosa tea e la pesca bianca mentre gli agrumi lasciano il passo a note sottili di anice e salvia. Piacevole il finale, fresco e lievemente balsamico, con ritorni di erbe officinali e rosmarino.

Abbinamenti gastronomici

Risotto alle erbe selvatiche di campo, vellutata di cicerchie e zafferano, salvia fritta, patate al rosmarino, monacelle alla pugliese.

Temperatura di servizio: 10 C°

Dati analitici:

Grado alcolico svolto 12% vol

Residuo zuccherino 5,20 g.l.

Acidità totale 5,50 g.l.